SOGGIORNO CULTURALE A BOLOGNA E DINTORNI

BOLOGNA E DINTORNI
Mercoledì 28 - sabato 31 MARZO 2012

Bologna, città d’arte, innanzitutto è bello perdersi per la città, con le sue vie tortuose, gli onnipresenti portici, alcuni con le colonne di legno, tanto consueti a noi piemontesi, le piazze monumentali, le torri, anche pendenti, chiostri, chiese e palazzi, e... come dimenticare le scintillanti vetrine ricolme di beni raffinati?
La piazza Maggiore si apre sull’immenso San Petronio, tempio grandioso, ove il grande Jacopo della Quercia dispiegò il suo genio nelle formelle del portale, con pagine di altri artisti sui lati nei poderosi fianchi con finestroni traforati; l’interno è anche una pinacoteca, per l’espiazione di coloro un tempo grandi! Nei pressi il Gianbologna "regalò" la sua bravura nel Nettuno.
San Giacomo Maggiore, custodisce la Cappella Bentivoglio, antichi signori della città con affreschi del Costa e del Francia nel vicino oratorio di S. Cecilia.
Santa Maria dei Servi è una delle più belle chiese di Bologna, con un tesoro eccezionale: la Madonna del Cimabue; e poi perché non salire a S. Giovanni in Monte, piccola altura, non faticosa, o ancor meglio ammirare il complesso delle chiese di Santo Stefano, affascinante nelle sue varie navate, rotonde, cortili e chiostri.
San Domenico, ha un interno grandioso e custodisce l’arca del Santo, scrigno marmoreo in cui i più grandi scultori del Medio Evo italiano lasciarono la loro opera sublime, fino al giovane Michelangelo che idealmente la concluse 200 anni dopo Nicola Pisano.
San Francesco dispiega il suo gotico francese nel gioco degli archi rampanti che proteggono l’abside esterna e l’ancona marmorea dei Dalle Mansegne.
Santa Maria della Vita, regala l’emozione di un bellissimo Compianto, mosso dalla passione, dolore e slancio, così diverso dal nostro, più compassato.
Certo sono quasi tutte chiese, ma qui per secoli si sono concentrate le correnti artistiche e le novità, che mercanti ed armigeri portavano dalla Lombardia e dal Veneto, dalla Toscana e dalle Marche, senza dimenticare i più forti venti della Francia e della Germania.
Noi piemontesi, per analogia con Superga, non abbiamo potuto non onorare la Madonna di San Luca, alta sulla collina.
Tornando, una sosta per la grande Abbazia di Nonantola, ci ha solleticato... in attesa di nuove scoperte, in questo nostro meraviglioso Paese.